Giacobbe Gigi
1. SPETTACOLO DI TEATRO
- Agamennone (Davide Livermore)
[al Teatro greco di Siracusa, ricco di trovate geniali]
- Edipo re di Sofocle (Robert Carsen)
[messo in scena al Teatro greco di Siracusa con un piglio cinematografico]
- Viaggio al termine della notte (Claudio Collovà)
[in scena al Biondo di Palermo, è un’opera attuale, non solo perché parla d’una guerra che somiglia a quella di oggi in Ucraina, ma per tutto ciò che vive la gente coinvolta in un tempo in cui non esistevano i social e internet]
2. SPETTACOLO DI DANZA
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3. CURATELA/ORGANIZZAZIONE
- Maurizio Puglisi (Nutrimenti Terrestri)
- Roberto Bonaventura e Giuseppe Giamboi (Cortile Teatro Festival di Messina)
4. REGIA
- Claudio Collovà (Viaggio al termine della notte)
[pittorica e spettacolare messinscena al Teatro Biondo di Palermo con un occhio a Magritte e l’altro a Rothko]
- Davide Livermore (Agamennone)
[si dirà che Livermore è eccessivo, ridondante, barocco e altro ancora, ma non si può negare che il tipo sia geniale, innovativo, pure divertente, come questo suo Agamennone preso a prestito da Eschilo, che assieme a Coefore e Eumenidi forma l’unica e la più sanguinolenta trilogia del Teatro greco]
- Robert Carsen (Edipo re)
[andato in scena al Teatro Greco di Siracusa, è uno spettacolo superbo e rigoroso in bianco e nero: l’unico bianco è il vestito plissettato della Giocasta di Maddalena Crippa, carismatica nel suo incedere, sempre pronta ad allontanare dalla testa del suo Edipo terribili verità, che si riveleranno tali quando non avrà più dubbi che quell’uomo che ha seminato il suo utero ben quattro volte, partorendo due maschi (Polinice e Eteocle) e due femmine (Antigone e Ismene) è pure suo figlio, nonché padre e fratello dei quattro, finendo i suoi giorni suicida]
5. ATTRICE/PERFORMER
- Anna Piscopo (Vivere)
[panni di Calimba di Luna una ragazza seriamente provata da varie esperienze che accusa il disturbo patologico di accumulare ogni sorta di oggetti in maniera compulsiva]
- Manuela Mandracchia (La pazza di Chaillot)
[un’attrice di razza, agghindata come un clochard dagli ampi abiti colorati, borsa a quadri, ombrellino rosso e cuffia di lana grigia in testa tutta intenta ad interpretare il personaggio con un fare tra il trasognato e il realistico, disperandosi all’inizio perché lasciata dal suo uomo e per un boa di struzzo rosso perso chissà dove]
- Laura Marinoni (Agamennone)
[una Clitennestra bellissima, elegantissima, prima con un lungo abito nero scollato, poi con un altro pure scollato d’un rosso scintillante perfettamente a suo agio nella parte di moglie infame, che si porta appresso il suo ganzo Egisto come un cagnolino, un mostro che in primis accoglie festosamente il marito tornato dalla guerra e poi senza alcun rimorso l’accoltella in un fiat senza pietà]
6. ATTORE/PERFORMER
- Giuseppe Carullo (Umanità Nova, cronaca d’una mancata rivoluzione)
[reggino verace, questa volta solo sulla scena senza la sua compagna Cristiana Minasi in veste di regista, che con fare tra il bislacco e l’anfetaminico, a volte anche stralunato, ricorda un po’ Enzo Jannacci]
- Salvatore Arena (F-Aida)
[con struggente vitalità ci offre un’interpretazione da ascriversi nelle antologie teatrali, ricordandomi in tanti momenti un ispirato Flavio Bucci alle prese di Il diario d’un pazzo di Gogol e Opinioni d’un Clown di Heinrich Böll]
- Giuseppe Sartori (Edipo re)
[efficace, dalla voce chiara e ben portata, apparendo all’inizio in campo lungo sugli alti gradini di una imponente scala, molto preoccupato che la sua gente tebana muoia in ogni angolo perché colpita dalla peste]
7. ATTRICE/PERFORMER UNDER 35
- Dalila Cozzolino (Dei figli)
8. ATTORE/PERFORMER UNDER 35
- Luigi Bignone (Dei figli)
- Matteo Ippolito (Dei figli)
9. SCENOGRAFIA
- Davide Livermore/Lorenzo Russo Rainaldi (Agamennone)
[questa volta Livermore, pure scenografo assieme a Lorenzo Russo Rainaldi, s’è inventato un mega-specchio di 27 metri di larghezza per 8 di altezza, posto in fondo all’orchestra, che riflette un po’ deformata l’intera cavea del Teatro greco assiepata da migliaia di spettatori, coinvolti come se avessero un ruolo nei fatti che si raccontano. A completare il disegno scenico sono posti al centro due ledwall, una sorta di mega televisori rotondi, che mandano, con violenti suoni e musiche elettroniche, immagini di eventi atmosferici, pupille di vari colori, ma anche facce di sculture classiche nonché l’arrivo in aereo di due personaggi che l’idea registica vuole che siano Cassandra e Agamennone, in doppio petto grigio quello di Sax Nicosia, che si spara ai microfoni un pistolotto tirannico di ben arrivato nella sua terra di Argo. Gli altri elementi sono due pianoforti ai lati della scena occupati da Diego Mingolla e Stefania Visalli, (cui tocca suonare talvolta brani di Bach e altro), una poltrona, un tavolinetto, un divano centrale, un vecchio grammofono, erano già presenti nelle due parti della trilogia rappresentate l’anno scorso]
- Radu Boruzescu (Edipo re)
[composta da una scalinata larga 27 metri e alta 8, carica di significati epici da non far scorgere il fogliame degli alberi che sorge dietro a questo grande monolite grigio-cemento]
- Enzo Venezia (Viaggio al termine della notte)
[la scena si colora d’un verde espressionista che via via si stempera in opache nebbie metafisiche all’interno delle quali si scorgono i soldati francesi, comandati dal colonnello Bardamu e Leòn, straordinari Sergio Basile e Gianluigi Fogacci, molti più numerosi di quelli che si vedono perché accanto ci sono i corpi morti di tanti fantocci – un omaggio a Kantor? – che giacciono nelle trincee costruite in un niente con leggeri tubi neri plastificati, scorgendosi più avanti una foresta d’alberi senza foglie che scendono dall’alto e un muro di legno che si apre al centro evidenziando la corsia d’ospedale con una fila di lettini occupata per intero da una sfilza di scheletri disposti su quattro piani]
10. COSTUMI
- Gianluca Falaschi (Agamennone)
- Luis F. Carvalho (Edipo re)
- Andrea Viotti(La pazza di Chaillot)
11. DISEGNO LUCI
- Pietro Sperduti (Viaggio al termine della notte)
- Gianni Pollini (Il soccombente)
- Davide Scognamiglio(Don Chisciotte)
12. PROGETTO SONORO/MUSICHE ORIGINALI
- Mario Incudine (Il cavaliere Sole)
- Diego Mingolla e Stefania Visalli
[ai lati della scena dell’Agamennone colti più volte a eseguire brani astratti ma anche arie di Bach e altro]
- Antonio di Pofi (La pazza di Chaillot)
13. NUOVO TESTO ITALIANO/SCRITTURA DRAMMATURGICA (messi in scena da compagnie o artisti italiani)
- Dei figli (Mario Perrotta)
[terzo capitolo della trilogia che comprende In nome del padre, Della madre]
- La rosa non ci ama (Roberto Russo)
[un testo colto intriso di spagnolo, latino, napoletano antico, andato in scena nelle Praterie del Gigante di Capodimonte all’interno del XV Campania Teatro Festival, dove la rosa simboleggia l’amore che affascina col suo profumo e il suo colore, ma che può uccidere con la punta delle sue spine e che aveva nel medioevo un significato esoterico maligno in quanto fiore delle streghe e della fascinazione perversa]
- Umanità Nova, cronaca d’una mancata rivoluzione (Fabio Pisano)
[esaltante drammaturgia, riferita non solo al giornale anarchico fondato nel febbraio del 1920 da Errico Malatesta, ma in particolare ai moti scoppiati a Reggio Calabria nel luglio del 1970 che vedeva la città dello Stretto opporsi alla scelta di Catanzaro come capoluogo della regione Calabria, capeggiati da Ciccio Franco al grido di «boia chi molla!» di dannunziana memoria]
14. NUOVO TESTO STRANIERO/SCRITTURA DRAMMATURGICA (messi in scena da compagnie o artisti italiani)
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15. SPETTACOLO STRANIERO PRESENTATO IN ITALIA
- Catarina e a beleza de matar fascistas (Tiago Rodrigues)
- Jungle Book (Bob Wilson)
16. PREMIO UBU ALLA CARRIERA
- Toni Servillo
- Carlo Cecchi
- Renato Carpentieri
17. PREMI SPECIALI
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Titolo dello spettacolo |
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Paolo Sorrentino devo dirti una cosa |
POEMS |
Strangers in the night |
Dieci. Accuratamente |
Barrani |
Mata HAri |
Come sopravvivere in caso di danni permanenti |
Marco Polo e la principessa - una tragicomica storia d'amore |
Canzuna sgreta |
Nuttata - Progetto Koltès |
NEVER YOUNG |
Adesso vattene, fratello mio |
Melville e la Balena Bianca |
Mattimonio |
Lottavano così come si gioca |
Il poeta contumace |
Nulla è più invisibile |
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Folklore Dynamics |
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